Agenzia delle Entrate, partono i controlli a tappeto: sono queste le spese “sospette” che fanno scattare il Fisco

Controlli fiscali automatizzati: ecco a cosa prestare attenzione per non rischiare guai con il fisco.

Dal mese di aprile 2025 sono stati apportati numerosi cambiamenti in merito ai controlli fiscali. L’Agenzia delle Entrate ha deciso di adottare l’intelligenza artificiale per analizzare le fatture e le spese dei contribuenti.

uomo preoccupato legge dei fogli
Agenzia delle Entrate, partono i controlli a tappeto: sono queste le spese “sospette” che fanno scattare il Fisco (lilabologna.it)

L’agenzia ha stretto una collaborazione con Sogei, partner tecnologico dell’amministrazione finanziaria. Questo connubio consente di ottenere un’anali più precisa e rapida delle informazioni contabili. Si tratta di

Come cambiano i controlli fiscali con l’Intelligenza Artificiale

Quando si parla di controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti drizzano immediatamente le orecchie. Non stupisce quindi che siano in molti a voler comprendere come cambieranno con l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale. Il primo punto da capire è comprendere l’obiettivo di tale riforma, banale ma non troppo: combattere l’evasione fiscale per mezzo dell’introduzione di un sistema automatizzato che possa verificare l’inerenza delle spese dichiarate rispetto all’attività economica che è stata dichiarata. Per guidare tale processo ci si è basati sul principio di inerenza, come stabilito dall’articolo 109 del TUIR si assicurerà che solo i che solo i costi strettamente collegati all’attività possano essere considerati deducibili.

Calcolatrice mani
Come cambiano i controlli fiscali con l’Intelligenza Artificiale (lilabologna.it)

L’Intelligenza Artificiale sarà dunque fondamentale per andare a individuare spese sospette, andandosi a focalizzare non solo sugli importi ma anche sulla loro descrizione e sulla natura di beni e servizi. I controlli incroceranno inoltre queste informazioni con i codici ATECO dell’attività dichiarata, andando a individuare e segnalare eventuali incoerenze.

In particolar modo verranno controllati i costi che risulteranno formalmente documentati ma non pertinenti al profilo dell’attività esercitata. Tra le spese a rischio troviamo, per esempio, beni di lusso non legati strettamente all’attività oppure servizi a uso personale o, ancora, acquisti sproporzionati rispetto alla dimensione dell’impresa. Tali segnalazioni fungeranno da allerta per potenziali approfondimenti.

Le spese non inerenti non saranno più deducibili e l’IVA relativa non potrà essere detratta. Inoltre, sono previste sanzioni che possono arrivare fino al 180% dell’imposta evasa, con possibilità di controlli aggiuntivi in casi gravi, come il redditometro.

Nonostante l’avanzamento tecnologico, questa riforma solleva preoccupazioni, specie tra le piccole imprese e i professionisti che potrebbero trovarsi svantaggiati per la mancanza di risorse o consulenze interne adeguate. La necessità di rafforzare il supporto fiscale e fornire linee guida operative sarà cruciale per gestire correttamente le spese aziendali.

L’Agenzia delle Entrate mira a una fiscalità più efficiente e preventiva grazie alla digitalizzazione e all’automazione. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale consentirà di identificare in anticipo i comportamenti a rischio, riducendo l’intervento umano nella selezione iniziale. Tuttavia, il supporto dei consulenti fiscali sarà imprescindibile per interpretare le regole nella varietà delle realtà economiche, garantendo un’applicazione corretta anche con l’ausilio di sistemi automatizzati.

Gestione cookie